EFA studio di architettura

Chiesa di Sant’Anna

LUOGO
Jundaì, San Paolo, Brasile

STATO
Realizzato

CRONOLOGIA
1994 · 1995

CATEGORIA
Edifici per la collettività.

Modularità, geometria, simmetria e centralità
sono gli elementi portanti del progetto:
la “croce”, segno cristiano per eccellenza, ne costituisce l’elemento generatore.

Il progetto della chiesa fonda i propri presupposti sull’intenzione di creare uno spazio di alta spiritualità in grado di legarsi in modo naturale alla quotidianità: uno spazio al tempo stesso simbolico e reale, contemplativo e partecipativo, in cui la presenza dell’assemblea dei fedeli costituisce l’elemento dominante della fruizione di tale spazio.

Il progetto nasce sulla base di precise indicazioni planivolumetriche e funzionali relative all’inserimento in un unico corpo edificato sia di uno spazio per la celebrazione liturgica, capace di accogliere circa 200 persone sedute e i servizi ad esso annessi, che di uno spazio a carattere più “profano” rappresentato da un salone per incontri, feste, momenti di aggregazione, anch’esso dotato dei relativi spazi di servizio.

Modularità, geometria, simmetria e centralità sono gli elementi portanti del progetto: la “croce”, segno cristiano per eccellenza, ne costituisce l’elemento generatore.

Una griglia modulare scandisce il suo sviluppo, il passo, il ritmo, evidenziando l’utilizzo di regole compositive elementari per questo facilmente percepibili sia esecutivamente che percettivamente.

L’accesso alla chiesa avviene da tre punti: l’ingresso principale, corrispondente all’asse centrale della croce; e i due laterali collocati in corrispondenza dei bracci sulla quale intersezione si innalza il campanile di forma articolata, composto dalla giustapposizione di profilati metallici formanti quattro setti posti ad angolo che, letti in pianta, disegnano anch’essi una croce.

La facciata sud della chiesa, di estrema semplicità e immediata leggibilità, è ritmicamente scandita dalla differenziazione dei materiali previsti che a loro volta sottolineano l’andamento volumetrico e dalle tecnologie costruttive atte a garantirne l’esecuzione. Due torri formalmente compatte e solide realizzate in mattoni faccia a vista, poste agli estremi del fronte stesso, racchiudono una grande croce a tutt’altezza stagliata su una superficie, arretrata, anch’essa prevista in mattoni, la reale facciata della chiesa, e ricavata dall’incrocio di due coppie di lame e solette in cemento. Questi elementi racchiudono a loro volta una superficie trasparente in vetrocemento, che lascia penetrare la luce all’interno sotto forma di una suggestiva croce di luce.

CREDITS

PROGETTISTI

EFA
Emilio Faroldi
Maria Pilar Vettori
Enrico Fabietti