Dialoghi
di Architettura III° ed.
Emilio Faroldi, Maria Pilar Vettori
LetteraVentidue
Siracusa 2019
ABSTRACT
“Il dialogo, in quanto “”colloquio che l’anima fa con sé stessa in cui consiste l’atto del pensare”” (Platone), viene eletto a forma ideale per restituire, con espressione viva e fedele, il pensiero di alcuni protagonisti dell’architettura moderna italiana. Il sapere è conoscenza nota e patrimonio dell’anima che rimane latente, sino a quando un determinato stimolo non giunge a risvegliarne il ricordo: l’architettura, più che sofia, sapienza, diviene filo-sofia, cioè amore della sapienza. Una lettura del fenomeno architettonico mirata a evidenziarne con fedeltà e consapevolezza la complessità, non può prescindere dalle storie direttamente narrare dai protagonisti e dalle microstorie dei singoli episodi, volte a esplorare il rapporto esistente tra ambito poetico e sfera tecnico-scientifica, evidenziando complementarietà e conflittualità. Gli strumenti disciplinari di esegesi del progetto e della sua materializzazione stimolano una forma di critica alla critica che trova le sue motivazioni nel rifiuto di un taglio interpretativo dell’architettura rivolto esclusivamente all’esito. Metodo ed esito costituiscono termini inscindibili: la testimonianza diretta di alcuni protagonisti dell’architettura italiana permette di riannodare i fili interrotti di un racconto che una divulgazione spesso superficiale ha reso sincopato e unilaterale. I Dialoghi di architettura esplorano l’intreccio che si instaura tra ideazione, progettazione e realizzazione, rivelando le differenti modalità operative e concettuali, attraverso le quali si perviene all’opera costruita. Franco Albini, Lodovico B. di Belgiojoso, Guido Canella, Aurelio Cortesi, Roberto Gabetti e Aimaro Isola, Ignazio Gardella, Vittorio Gregotti, Vico Magistretti, Enrico Mantero, Paolo Portoghesi, Aldo Rossi, Giuseppe Terragni, Vittoriano Viganò, sono gli autori di questa narrazione.”